Il percorso musicale compiuto da Eugenio Bennato affonda le radici nella tradizione popolare, affrontando un repertorio che si avvale di tecniche e strumenti musicali legati al ritmo della taranta, come la chitarra battente, il tamburello e la mandola che ben si fondono con esperienze e generi musicali contemporanei. Il concerto- spettacolo, formato da un organico di sei elementi, propone un repertorio legato ad un contesto storico di grande attualità, qual è quello del “Brigantaggio”. Negli anni Settanta ha fondato la Nuova Compagnia di Canto Popolare, il primo e più importante gruppo di ricerca etnica e revival della musica popolare dell’Italia del Sud. La NCCP, scoperta dal grande artista napoletano Eduardo De Filippo, che la accoglie nel suo teatro, dopo l’esordio al Festival dei Due Mondi di Spoleto (’72) realizza tournées di grande successo in Italia e all’estero (Francia, Inghilterra, Germania, Iugoslavia, URSS, Argentina, ecc.) Eugenio nel 1976 fonda con Carlo D’Angiò MUSICANOVA e inizia un’attività autonoma di compositore con costante riferimento allo stile popolare. Realizza numerosi LP di successo, fra cui “Brigante se more” (1979), contenente brani sul brigantaggio meridionale ancora oggi estremamente popolari tra il pubblico giovanile. Scrive decine di colonne sonore per cinema, teatro e balletto classico. Ricordiamo fra le altre, “L’eredità della priora” di A.G.Majano (1980 Raiuno) “Don Chisciotte” di Maurizio Scaparro (1984, premio Colonna Sonora), “Cavalli si nasce” di Sergio Staino e “La stanza dello Scirocco” di Maurizio Sciarra per i quali riceve il Nastro d’Argento (1988 e 1999).